Torna il Technics SL 1200, il giradischi che ha fatto la storia della musica
- Reloaded
- 9 gen 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Col revival del vinile, al Ces Panasonic annuncia una nuova versione del piatto più famoso del mondo, che è insieme icona tecnologica, strumento musicale e reperto da museo.
Ha un nome e una data di nascita: SL-1200GAE, giugno 2016. È il nuovo giradischi di Technics, o meglio la nuova versione di un modello che ha fatto la storia della musica, prodotto ininterrottamente dal 1972 al 2010 e venduto in tutto il mondo in oltre tre milioni di esemplari nelle sue varie incarnazioni. Ora col revival del vinile da Las Vegas Panasonic annuncia il ritorno sul mercato dell’unico giradischi che è insieme icona tecnologica, strumento musicale e reperto da museo. Uscirà in una edizione limitata a 1200 esemplari, cui seguirà negli ultimi mesi del 2016, quella standard, denominata Technics Grand Class SL-1200G.
LA RIVOLUZIONE
A differenza di molti altri giradischi, il Technics SL 1200 non ha la trazione a cinghia, ma diretta: il piatto dove si appoggia il disco è collegato all’albero del motore ed è piuttosto leggero, quindi raggiunge rapidamente i 33 o 45 giri che sono lo standard per la riproduzione del vinile (in seguito arriverà pure una versione a 78 giri). Pensato per il mercato domestico, viene adottato soprattutto da radio e discoteche perché è robusto, affidabile, poco sensibile alle vibrazioni. Nel 1979 arriva la seconda versione, disponibile anche in nero; la manopola del pitch, che permette di variare la velocità di rotazione del piatto, è sostituita da un cursore verticale. L’SL 1200MK2 diventa presto il giradischi dei deejay, che ne usano due alla volta, e col pitch rallentano o accelerano il tempo delle canzoni per poterle missare senza interruzioni. Così nasce il breakbeat, poi arriva lo scratch e il Technics non è più un giradischi, ma uno strumento musicale, che si vede sempre più spesso sui palchi accanto a chitarra, basso, batteria e tastiera.
Il modello Technics SL 1200MK2 1
IL TRAMONTO
Ma con il terzo millennio, il vinile viene poco alla volta sostituito dal cd anche nelle discoteche e tra i deejay: apparecchi come il Pioneer Cdj 100 permettono (quasi) le stesse acrobazie del vinile. Poi esplodono Napster e gli Mp3, la musica diventa un flusso di bit. E arriva un software per usare il giradischi e il vinile per comandare la riproduzione di file musicali; la sensazione è la stessa dello scratch, ma sul disco non è inciso nulla, è il computer a riprodurre i suoni. Giunto alla sesta versione, il Technics SL 1200 nel 2010 entra nell’esposizione permanente dello Science Museum di Londra, ma esce dalle linee di produzione della giapponese Matsushita.
LA RINASCITA
Dopo l’anticipazione all’Ifa di Berlino questo settembre, ora arriva davvero il nuovo modello, che celebra i cinquant’anni di Technics. Non è molto diverso dal primo, all’apparenza, ma ha parecchie migliorie tecniche: il telaio è a triplo strato in alluminio pressofuso, rivestimento con stampaggio a iniezione e gomma ad alta resistenza, con in più una finitura superiore in alluminio spazzolato da 10 mm di spessore. La nuova costruzione a quattro strati conferisce un’elevata rigidità strutturale. Il motore genera meno vibrazioni, il braccio è in alluminio per il SL-1200G e in magnesio per il SL-1200GAE ed è stato sottoposto a trafilatura a freddo per esaltarne le caratteristiche e aumentarne l’effetto smorzante. Dettagli tecnici che servono a far rivivere la magia del vinile a chi la conosceva già e farla scoprire volta a chi non l’ha mai provata. Il prezzo non è stato comunicato, ma certamente non sarà paragonabile a quello del giradischi Jensen , un gadget da 80 dollari che è stato il prodotto più venduto su Amazon.com questo Natale
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